Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 30 agosto 2011 L’area dei Laghi di Cornisello, bellissimo balcone sulle Dolomiti di Brenta posto ai piedi della Presanella, costituisce uno dei luoghi di maggiore attrazione nel Parco naturale Adamello-Brenta, sia per la straordinarietà dell’ambiente, sia per la facilità di accesso dalla Val Nambrone. Nel secondo dopoguerra anche quest’area fu però interessata ai grandi lavori di derivazione idroelettrica che modificarono tutto il bacino del fiume Sarca che qui trova una delle sue sorgenti. Eventi disastrosi come quello del Vajont, ma anche incidenti di minore entità a livello locale sconsigliarono la realizzazione di un grande invaso in quota, per il quale erano già state realizzate diverse opere, tra cui anche le “curve di livello” sui versanti della montagna. Per trasportare uomini e materiale erano state pure realizzate delle funivie, con edifici per il ricovero di mezzi, eccetera. Oggi, nonostante la Provincia ed il Parco naturale abbiano già in passato provveduto ad una serie di bonifiche e di ripristini ambientali, rimangono ancora in loco alcune opere e resti di quella “epopea”, come alcuni spettrali tralicci, funi metalliche ed altre opere. Si tratta di un vero e proprio obbrobrio di fronte alla bellezza ed alla magnificenza dell’ambiente locale, protetto dal Parco. Ciò premesso si interroga la Giunta provinciale per sapere quando la Provincia, insieme con il Parco naturale ed i Comuni competenti, concluderà le opere di bonifica e di ripristino ambientale ai Laghi di Cornisello, restituendo quest’area quanto più vicina possibile all’originario stato di natura purtroppo in parte modificato nel corso della realizzazione delle opere di derivazione idroelettrica. Cons. Roberto Bombarda |
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